TITOLO ORIGINALE: Slither
REGISTA: James Gunn
ANNO DI USCITA: 2006
DURATA: 95'
PAESE: USA/Canada
VOTO: 75
Nella tranquilla Wheesley atterra un asteroide, all'interno del quale è nascosta una creatura aliena sconosciuta che, durante lo svolgimento del film, cerca di proliferare impossessandosi della popolazione della mite cittadina e quindi di espandersi nel mondo; pochi eroi per caso riescono a contenere la minaccia e a far prevalere la razza umana.
Detta così la trama ci si chiederebbe automaticamente la motivazione del voto alto del film. Ebbene, una trama così scontata sembra essere fortemente voluta da James Gunn (qui alla prima prova dietro la macchina da presa, ma già famoso per aver lavorato per due film di casa Troma e per il remake di Zombi, dal titolo L’Alba Dei Morti Viventi) come citazione di tante e famose pellicole del primo, magari un po’ ingenuo e sempliciotto, cinema di fantascienza degli anni ’50 (La Cosa Da Un Altro Mondo in primis).
C’è anche da dire che considerare questo film un horror tout court è un parziale errore: Gunn, infatti, congiunge elementi di fantascienza, horror, commedia e anche alcune venature romantiche; unione che avrebbe potuto rendere un'ora e mezzo di pellicola un polpettone indigesto, ma che invece arricchisce la trama lineare di momenti molto ben miscelati e mai noiosi. Il film è zeppo di citazioni, opera non di un regista senza idee quanto di un vero appassionato del genere che rende un omaggio sentito ai film ed alle pellicole che più l’hanno influenzato. Slither si lascia guardare senza problemi conquistando con il suo mix di selvaggia ironia e il gusto del gore tipico dei B-movie anni '80, il tutto condito da un ottimo make-up volutamente esagerato che riesce a creare creature davvero interessanti e divertenti. Qui infatti non è solo presente la creatura aliena iniziale, sono presenti inondazioni di vermoni (la loro funzionalità è simile a quella dei facehugger nella saga Alien), zombie e mutazioni degne di Brian Yuzna (si veda Society).
Il cast è perfettamente a proprio agio nei personaggi rivelandosi un reale surplus per il film: Nathan Fillion è uno spavaldo sceriffo (che si rivela essere un imbranato cronico), l’ottimo Michael Rooker è il ricco marito della giovane e bella Elizabeth Banks, ed anche i personaggi secondari sono ben interpretati, primo tra tutti il sindaco.
Bei dialoghi, scene che han le carte in regola per diventare cult (la donna utero su tutte), ottimo cast, ottimo uso dell’elemento splatter, Slither si rivela essere un'ottima sorpresa, un crescendo di divertimento e probabilmente uno dei film più apprezzabili degli ultimi anni, un piacere per chi è cresciuto a pane e B-movie anni ‘80.
Detta così la trama ci si chiederebbe automaticamente la motivazione del voto alto del film. Ebbene, una trama così scontata sembra essere fortemente voluta da James Gunn (qui alla prima prova dietro la macchina da presa, ma già famoso per aver lavorato per due film di casa Troma e per il remake di Zombi, dal titolo L’Alba Dei Morti Viventi) come citazione di tante e famose pellicole del primo, magari un po’ ingenuo e sempliciotto, cinema di fantascienza degli anni ’50 (La Cosa Da Un Altro Mondo in primis).
C’è anche da dire che considerare questo film un horror tout court è un parziale errore: Gunn, infatti, congiunge elementi di fantascienza, horror, commedia e anche alcune venature romantiche; unione che avrebbe potuto rendere un'ora e mezzo di pellicola un polpettone indigesto, ma che invece arricchisce la trama lineare di momenti molto ben miscelati e mai noiosi. Il film è zeppo di citazioni, opera non di un regista senza idee quanto di un vero appassionato del genere che rende un omaggio sentito ai film ed alle pellicole che più l’hanno influenzato. Slither si lascia guardare senza problemi conquistando con il suo mix di selvaggia ironia e il gusto del gore tipico dei B-movie anni '80, il tutto condito da un ottimo make-up volutamente esagerato che riesce a creare creature davvero interessanti e divertenti. Qui infatti non è solo presente la creatura aliena iniziale, sono presenti inondazioni di vermoni (la loro funzionalità è simile a quella dei facehugger nella saga Alien), zombie e mutazioni degne di Brian Yuzna (si veda Society).
Il cast è perfettamente a proprio agio nei personaggi rivelandosi un reale surplus per il film: Nathan Fillion è uno spavaldo sceriffo (che si rivela essere un imbranato cronico), l’ottimo Michael Rooker è il ricco marito della giovane e bella Elizabeth Banks, ed anche i personaggi secondari sono ben interpretati, primo tra tutti il sindaco.
Bei dialoghi, scene che han le carte in regola per diventare cult (la donna utero su tutte), ottimo cast, ottimo uso dell’elemento splatter, Slither si rivela essere un'ottima sorpresa, un crescendo di divertimento e probabilmente uno dei film più apprezzabili degli ultimi anni, un piacere per chi è cresciuto a pane e B-movie anni ‘80.
1 commenti:
Il punto di partenza del film mi aveva rimandato la mente a 'Tommyknockers' di Stephen King. Non ho visto 'Slither', ma la recensione mi ha convinto a dedicargli un'ora e mezza, anche considerando che adoro l'ingenua fantascienza cinematografica degli anni Cinquanta e le contaminazioni aliene.
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