TITOLO ORIGINALE: Pandorum
REGISTA: Christian Alvart
ANNO DI USCITA: 2009
DURATA: 108'
PAESE: USA/Germania
VOTO: 65
Uscito nella sconfortante desolazione dell’agosto del 2010, Pandorum si rivela essere una buona carta mal giocata; a rigor di logica i film in uscita in estate non sono proprio quelli su cui i produttori puntano, ma una capatina al cinema non avrebbe fatto male a nessun amante del genere horror fantascientifico.
Da subito ci viene presentata una situazione straniante quanto misteriosa: due uomini, il caporale Bower (Ben Foster, già visto in Hostage e 30 Giorni Di Buio) e il tenente Payton (il sempre in forma Dennis Quaid, già cimentatosi nel genere fantascientifico ne Il Mio Nemico) si risvegliano improvvisamente dall’ipersonno sulla astronave Elysium che viaggia alla volta di Tanis, pianeta altamente simile per condizioni di vita alla Terra, ma distante 123 anni di viaggio.
La situazione però non è calma come dovrebbe essere: i due si trovano inaspettatamente soli, senza memoria, con un'emergenza blackout in corso e con tanti dubbi su cosa sia successo durante il loro riposo criogenico; sarebbe controproducente continuare ad illustrare la trama di Pandorum, perché proprio questo ne rappresenta l'elemento di forza, ciò che tiene incollati allo schermo fino alla fine del film.
Da subito il film propone un'ambientazione forse già vista: un'astronave piena di ponti e stive tutte uguali, una luce fioca e a volte intermittente e la costante della paura di essere prede di qualcosa che non si conosce; basteranno questi pochi elementi a chi del genere ha dedicato ben più di una visione per tirare fuori dal sacco una manciata di titoli con numerosi punti in comune (in primis si potrebbero segnalare Alien e Punto Di Non Ritorno), specialmente nella prima parte della pellicola Pandorum regala abbondantemente attimi di suspense lunghi quanto coinvolgenti. Il film purtroppo si rivela un po’ più debole quando a questa atmosfera unisce l’elemento dell’azione e dei tocchi gore rimanendo in un limbo tra l’horror à la Alien e uno slasher movie (con le dovute virgolette) in cui purtroppo nessuno dei due elementi sembra prevalere.
Interessante la scelta di partenza del film per cui lo spettatore scopre elementi della trama parallelamente ai protagonisti, protagonisti che da subito si dividono dando vita a due situazioni parallele per tutta la durata della pellicola, che si intrecciano costantemente per poi avere un epilogo comune.
Il finale risolleva il film con un turbine di rivelazioni, colpi di scena e scoperte che si rivelano ben congegnate e interessanti; l’unico dubbio che lascia a fine film è il motivo della scelta da parte dei distributori italiani del sottotitolo L’Universo Parallelo che si rivela essere tanto fuori luogo quanto campato per aria.
Pandorum non diventerà una pietra miliare del genere, non sarà ricordato probabilmente da nessuna classifica, non ridarà vita ad un filone del cinema un po’ in perdita di idee, ma è oggettivamente un buon film: senza pretese, con una trama ben congegnata che non annoia per le quasi due ore di film e che farà sentire a casa propria gli appassionati dell'horror sci-fi.
Da subito ci viene presentata una situazione straniante quanto misteriosa: due uomini, il caporale Bower (Ben Foster, già visto in Hostage e 30 Giorni Di Buio) e il tenente Payton (il sempre in forma Dennis Quaid, già cimentatosi nel genere fantascientifico ne Il Mio Nemico) si risvegliano improvvisamente dall’ipersonno sulla astronave Elysium che viaggia alla volta di Tanis, pianeta altamente simile per condizioni di vita alla Terra, ma distante 123 anni di viaggio.
La situazione però non è calma come dovrebbe essere: i due si trovano inaspettatamente soli, senza memoria, con un'emergenza blackout in corso e con tanti dubbi su cosa sia successo durante il loro riposo criogenico; sarebbe controproducente continuare ad illustrare la trama di Pandorum, perché proprio questo ne rappresenta l'elemento di forza, ciò che tiene incollati allo schermo fino alla fine del film.
Da subito il film propone un'ambientazione forse già vista: un'astronave piena di ponti e stive tutte uguali, una luce fioca e a volte intermittente e la costante della paura di essere prede di qualcosa che non si conosce; basteranno questi pochi elementi a chi del genere ha dedicato ben più di una visione per tirare fuori dal sacco una manciata di titoli con numerosi punti in comune (in primis si potrebbero segnalare Alien e Punto Di Non Ritorno), specialmente nella prima parte della pellicola Pandorum regala abbondantemente attimi di suspense lunghi quanto coinvolgenti. Il film purtroppo si rivela un po’ più debole quando a questa atmosfera unisce l’elemento dell’azione e dei tocchi gore rimanendo in un limbo tra l’horror à la Alien e uno slasher movie (con le dovute virgolette) in cui purtroppo nessuno dei due elementi sembra prevalere.
Interessante la scelta di partenza del film per cui lo spettatore scopre elementi della trama parallelamente ai protagonisti, protagonisti che da subito si dividono dando vita a due situazioni parallele per tutta la durata della pellicola, che si intrecciano costantemente per poi avere un epilogo comune.
Il finale risolleva il film con un turbine di rivelazioni, colpi di scena e scoperte che si rivelano ben congegnate e interessanti; l’unico dubbio che lascia a fine film è il motivo della scelta da parte dei distributori italiani del sottotitolo L’Universo Parallelo che si rivela essere tanto fuori luogo quanto campato per aria.
Pandorum non diventerà una pietra miliare del genere, non sarà ricordato probabilmente da nessuna classifica, non ridarà vita ad un filone del cinema un po’ in perdita di idee, ma è oggettivamente un buon film: senza pretese, con una trama ben congegnata che non annoia per le quasi due ore di film e che farà sentire a casa propria gli appassionati dell'horror sci-fi.
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