TITOLO ORIGINALE: Tucker & Dale vs. Evil
REGISTA: Eli Craig
ANNO DI USCITA: 2010
DURATA: 88’
PAESE: Canada/USA
VOTO: 85
Questo
film è un esempio lampante del motivo per cui amo così tanto l’horror. Un
genere che travalica e ingloba tutti i generi, che rompe le regole e che non si
prende mai troppo sul serio. In Tucker
& Dale vs. Evil possiamo assistere ad un autentico omaggio al cinema di
genere, agli slasher, ai comportamenti stereotipati, ai personaggi dal doppio
volto classici del filone, ma il tono di fondo è quello goliardico e leggero di
una commedia. Incredibile ma vero, il miscuglio di generi ed elementi dà un
risultato per alcuni tratti addirittura entusiasmante.
Quello
che sin da subito si evince è che la narrazione avverrà da due punti di vista:
quello dei ragazzi, che vivono i primi contatti con Tucker e Dale in maniera
sospettosa, e quello dei due amici, uomini assai impacciati nei rapporti
sociali, quasi dei bambinoni. Questi ultimi sono diretti ad una baita in legno
che Tucker ha acquistato e che intendono rimettere in sesto per trascorrerci insieme
le vacanze, e ovviamente il tutto a poche centinaia di metri dal posto in cui i
ragazzi stabiliranno il loro camping. Durante la prima notte, i giovani fanno
il bagno in un vicino laghetto, mentre Tucker e Dale si dedicano placidamente
alla pesca. In quello stesso momento Allison, ragazza particolarmente
avvenente, si sta spogliando per tuffarsi, ma Dale si lascia sfuggire un urlo
di imbarazzo che la spaventa al punto da farle perdere l’equilibrio. L’uomo si
tuffa per salvarla e portarla sulla barca, dopodiché cercano di attirare
l’attenzione degli amici della ragazza, che invece scappano via terrorizzati,
convinti che la stiano rapendo. Come se non bastasse, una di loro dirà di aver
visto uno dei presunti rapitori mangiarle la faccia.
In
realtà, i due non vogliono far altro che prendersi cura della ragazza e
attendere che i suoi amici vengano a recuperarla. Ma quando questi ultimi
provano ad avvicinarsi di nascosto alla baita, succede il primo patatrac:
Tucker è alle prese col taglio della legna, ma nel segarla porta alla luce un
nido di vespe che lo induce alla fuga, con tanto di motosega accesa, e
chiaramente in direzione dei ragazzi! Uno di loro morirà accidentalmente nella
fuga, dando ulteriore spinta ai giovani di credere nelle cattive intenzioni di
Tucker e Dale. Il secondo assalto alla baita è addirittura esilarante e mi ha
strappato un sacco di risate, per cui non vi anticiperò nulla. Ancora, sarà
assurdo l’arrivo di un poliziotto, che li trova alle prese con un corpo segato
a metà. La spiegazione di Tucker, che paradossalmente non è altro che la realtà
dei fatti, è un qualcosa del tipo: “Agente, abbiamo avuto una giornata
problematica. Stavamo facendo le nostre cose quando questi ragazzi del college
hanno iniziato a suicidarsi nella nostra proprietà”. Adorabile.
Le
dinamiche delle incomprensioni proseguono per 2/3 del film, dopodiché verranno
chiarite le cose quando ormai Chad, ragazzo particolarmente eccitato da quella
che considera una competizione, andrà fuori di testa e farà di tutto pur di
eliminare gli uomini. In una sarabanda di incidenti assurdi, azioni scellerate
ed ingenuità, la vicenda regala divertimento a più non posso ed una coppia di
personaggi fenomenale. A ciò si aggiungono le molteplici citazioni sparse
dappertutto e che riprendono tutti i capisaldi del genere: Venerdì 13, Non Aprite
Quella Porta, REC, tanto per
citarne alcuni. Il gusto, la comicità e l’originalità sono i punti di forza di
un film che non ha dalla sua – per ovvi motivi – momenti nemmeno vagamente
spaventosi. Ma credetemi, mai come in questo caso non se ne sente la mancanza.
Nel momento in cui scriviamo, il film non è ancora stato distribuito in Italia
e questo è un peccato. Non posso che incoraggiarvi a fare il possibile per
vederlo, si tratta di un altro grande omaggio al cinema horror in chiave
parodistica ma appassionata.
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