Installare Flash per una corretta visualizzazione.
Inserire alternative non in Flash in questa zona.

17 novembre 2010

The Walking Dead - 1x01 - I Giorni Andati


TITOLO ORIGINALE: Days Gone Bye
REGISTA: Frank Darabont
PRIMA TV ITALIANA: 01/11/2010
DURATA: 66’
PAESE: USA


L'intento degli articoli dedicati agli episodi della serie vuole essere informativo, ma non si potrà sempre garantire l'assoluta mancanza di spoiler, e per questa ragione l'invito è a leggere le recensioni solo dopo aver visto l'episodio onde evitare di rovinarsi qualche sorpresa.

Anticipato da un discreto clamore pubblicitario, fa il suo debutto il nuovo serial
The Walking Dead, prodotto e, nel caso del primo episodio, anche diretto da Frank Darabont, già dietro la macchina da presa di lavori ottimi come Le Ali Della Libertà, Il Miglio Verde e The Mist. La trama si basa su una serie a fumetti omonima alla quale si manterrà abbastanza fedele, pur introducendo, stando alle dichiarazioni dello stesso Darabont, delle novità e nuovi personaggi.



Il primo pensiero che mi si è affacciato alla mente – o perlomeno la versione educata – è stato: “Finalmente una serie televisiva di stampo marcatamente horror!”. Mi piace il concetto di una macrostoria narrata ad episodi che fosse legata a tematiche dell'orrore, con sviluppi di trama, di relazioni, inserimento di nuovi personaggi, dinamiche di gruppo e di sopravvivenza in situazioni limite, la curiosità e la tensione che lascia la fine di un episodio e l'attesa di una settimana per vederne il seguito. Tuttavia, il secondo pensiero è stato: “Mmm, a livello di scenario e di concetto di partenza si poteva cercare una strada più originale”. La visione del primo episodio mi ha dato alcune certezze e lasciato qualche dubbio.

Dopo un breve prologo in cui si vede un vice-sceriffo in un panorama desolato uccidere una bambina zombi, i titoli di testa portano ad una nuova scena in cui lo stesso vice-sceriffo, Rick, sta consumando un rapido pasto in auto col collega Shane, col quale parla dei suoi problemi con la compagna Lori. Nel mentre, ricevono una chiamata e devono intervenire perchè è in corso un inseguimento, e nella sparatoria che ne segue Rick rimane ferito gravemente. Entra in coma e quando si risveglia, dopo un lasso di tempo non precisato, l'ospedale è totalmente abbandonato.

Uscito all'esterno, vede tantissimi cadaveri disposti in lunghe file, e continua a non esserci traccia di essere vivente. Diventa subito chiaro che nel periodo in cui è stato in coma qualcosa ha provocato la morte di centinaia, forse migliaia di persone, ma la cosa inspiegabile è la totale assenza di gente per le strade: le auto sono abbandonate, le case vuote, le strade deserte. Si dirige verso casa e la trova vuota, senza alcuna traccia della compagna Lori e del figlioletto Carl. Tuttavia, si imbatte in un ragazzino di colore che lo colpisce con una vanga mentre chiama il padre, Morgan. Accortisi che è vivo, lo portano in casa per medicarlo e per spiegargli ciò che è accaduto: manco a dirlo, è scoppiata un'epidemia che fa sì che le persone contraggano una forte febbre che le porta alla morte, dalla quale si risvegliano, cominciando a vagare per le strade in cerca di cibo. Se uno dei morti viventi, o degli erranti come li chiama Morgan Jones, - già visto nel ruolo di Robert Hawkins nel serial
Jericho - morde o graffia un vivo, gli trasmetterà il morbo. Insomma, la più classica ed abusata situazione di natura “zombesca”.

Morgan si sfoga con Rick parlandogli di sua moglie, che è stata contagiata e che lui non riesce ad uccidere definitivamente nonostante lei si aggiri sempre intorno all'abitazione dove lui e suo figlio sono rifugiati. Inoltre, informa il vice-sceriffo del fatto che ad Atlanta hanno organizzato un centro di raccolta dei sopravvissuti, che ci sono ospedali attivi ed i militari a proteggere l'area. O perlomeno, questo era ciò che le ultime trasmissioni radio ricevute dicevano. Si inserisce dunque l'elemento road movie, con Rick che a bordo della sua auto d'ordinanza si avvia verso la Georgia. Lungo il tragitto prova a contattare qualcuno con la radio, e guarda caso il suo messaggio raggiunge un campo dove si trovano sua moglie e suo figlio, in compagnia di Shane. Se e quando scoprirà ciò che sta accadendo, immagino che Rick non sarà poi così contento.

Il finale è ovviamente aperto e lascia subito la curiosità di vedere il secondo episodio, per via della situazione che si viene a creare. Il primo episodio, della durata di 66 minuti – occhio, perchè la prima trasmissione italiana aveva una durata solo di 45 – è uscito praticamente in contemporanea mondiale, ed in Italia è stato trasmesso il giorno dopo la premiere americana. Così sarà anche per tutti gli episodi futuri. Il progetto della prima stagione è composto da sei episodi, ed è stata già annunciata, visti gli ottimi riscontri di critica e pubblico dei primi due episodi, una seconda stagione che ne conterrà tredici.

La cosa probabilmente più interessante di
The Walking Dead è il taglio registico, che in questo primo episodio è quanto mai cinematografico. D'altronde, non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da un regista esperto e capace come Darabont: tagli perfetti, qualità visiva altissima. Non sono lesinate affatto le scene cruente, come l'orda di zombi che si avventa su un cavallo sventrandolo e strappandogli le interiora, o anche più semplicemente i colpi di pistola diretti alla testa dei morti viventi, molto crudi e realistici. Ecco, la parola chiave è proprio realismo. Ora sarà da vedere se questo realismo si manterrà anche nei rapporti interpersonali e nei loro sviluppi, visto che per il momento sono stati radi, essendo questo primo episodio episodio esclusivamente incentrato su Rick e su quel che gli accade.

Qualche dubbio rimane, poiché la situazione di partenza è assai scontata, e per mantenere alto l'interesse sarà senz'altro necessario intessere una trama ricca di colpi di scena e di personaggi interessanti, cosa che dall'episodio pilota non si può ancora prevedere o comprendere in alcun modo. Ciò che per il momento è certo è che ci troviamo di fronte ad un prodotto confezionato molto bene, con un make-up degli zombi fantastico ed un senso di desolazione ed abbandono che pervade le inquadrature delle strade e delle città. Se lo scopo del primo episodio era quello di calare lo spettatore nella realtà e nel mondo post-apocalittico del serial, la missione è perfettamente riuscita.





TUTTI GLI ALTRI EPISODI DI "THE WALKING DEAD" RECENSITI SONO DISPONIBILI NELLA PAGINA DEDICATA ALLE SERIE TV




    Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti alla newsletter:


    oppure

    Abbonati ai feed RSS


    3 commenti:

    MuSa ha detto...

    A me sta piacendo davvero tantissimo, anche se ancora non ho visto il terzo episodio :)
    Il fatto che parta da una trama "tradizionale" non mi dispiace affatto, siccome soprattutto ultimamente i film propongono zombie "fasulli", ossia gente infetta, e non morti viventi...
    Invece io, essendo DylanDoghiana, sono particolarmente affezionata al morto vivente vero e proprio, alla Romero, ragion per cui mi sono esaltata come un'idiota quando nella seconda puntata *SPOILER DI POCO VALORE* hanno fatto vedere che questi zombie non sanno salire le scale :D è una chicca, e mi ha fatto veramente esaltare ;) (ma forse non sono normale)
    Sono felice che abbiano avuto questa idea, ed aspetto con trepidazione le prossime puntate ;)

    Andrea Rattacaso ha detto...

    Questa serie promette davvero bene, devo vedere se lo trovo in streaming.

    Unknown ha detto...

    Chi cerca trova... ;)

    Posta un commento